Vincent è il primo cortometraggio che Tim Burton girò in Stop Motion nel 1982, ed è narrato in forma di filastrocca (in questa versione, in italiano). In pochi minuti, intrisi di humor nero, si racconta la storia del piccolo Vincent Malloy, bambino di sette anni introverso e dedito a macabre fantasie. Il bambino sogna di essere Vincent Price e di vivere le lugubri (e romantiche) situazioni dei film interpretati dal suo idolo. Il protagonista è palesemente ispirato alle sembianze dello stesso Burton, mentre nella versione originale la voce narrante apparteneva proprio a Vincent Price, idolo dell'infanzia di Tim che infuse alla vicenda di Vincent molti spunti autobiografici. Un piccolo incubo in bianco e nero che già contiene (siamo nei primi anni ottanta) gran parte della genialità visiva (gotica e giocosa al tempo stesso) di Tim Burton, e anticipa le invenzioni spettacolari di Nightmare before Christmas e La sposa cadavere.
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