Si
chiama Davide Zamberlan, classe 1975, ed è un giovane grafico e
fumettista tra i più fantasiosi e (a mio avviso) sorprendenti delle
ultime generazioni. Un altro nome con cui si sta facendo conoscere è…
il Vecio (il
Vecchio, insomma). Un Vecio… Saggio, uno di quegli anacoreti che si
interpellano sulle grandi questioni della vita, raggiungendoli –
magari dopo mille peripezie – nell’eremo che si sono scelti.
Solitamente un’impervia montagna. Ed è di un Vecio
della Montagna,
infatti, che stiamo parlando. Una montagna di fumetti, però,
dall’alto della quale, la controparte cartacea di Zamberlan
dispensa aforismi e commenti sulla nona arte, fornisce risposte alle
grandi domande che attanagliano i lettori e spesso ne fustiga i
costumi, sfoggiando una verve al vetriolo e un’innegabile
simpatia.
Insomma, l’idea di Zamberlan è davvero potente nella sua semplicità, e merita di avere tanta fortuna.
Perché questa sviolinata?
Chi segue questo blog, conosce già la mia opinione sulle scelte Marvel degli ultimi anni, sul progetto della linea Ultimate, e la mia cordiale antipatia per autori “cool” altrove celebratissimi. Proprio a proposito della linea Ultimate, presentata dalla“Casa delle Idee”come un’operazione di svecchiamento e di riscrittura “adulta” delle vecchie storie Marvel, nutro i miei dubbi più amari. Ho già spiegato che a me, quarantenne, queste serie di “quasi remake” e le relative “moderne” caratterizzazioni di personaggi iconici, non appaiono per niente come il frutto di un processo di maturazione. Trovo, piuttosto, che sia l’espressione più commerciale della Marvel, e nello stesso tempo la più infantile. Più che svecchiati, personaggi e situazioni sono presentati con la spavalderia e il culto dell’egocentrismo tanto popolare tra i nuovi adolescenti. Insomma, un prodotto trend studiato a tavolino per incontrare il gusto di una nuova generazione di lettori e niente più, con buona pace della qualità.
Mi trovo quindi ad applaudire il Vecio, in una sua recente striscia dedicata proprio all’universo Ultimate e presentata tra le strip di Comicus. Non mi era ancora capitato di ascoltare un parere tanto sintetico e diretto col quale potermi sentire in sintonia.
Non potrei fare di meglio. Quindi, lascio volentieri la parola al Vecio e alla sua voce rauca, sorniona, inesorabile. Vi basta un clic del mouse, e vi affaccerete su un mondo fumettistico come non avete mai osato immaginarlo. Invito tutti a visitare il vecchio saggio (è possibile anche inviare commenti alle strip), a interrogarlo e soprattutto a leggerlo.Ne vale veramente la pena.
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