domenica 26 novembre 2006

LITTLE MISS SUNSHINE: QUANDO PER VINCERE SI DEVE PERDERE


Certi piccoli film non si giovano dell'orchestra mediatica dei kolossal più blasonati. Appaiono brevemente sugli schermi italiani e quasi nessuno, tranne qualche critico illuminato, riesce a notarli. Film come questo "Little Miss Sunshine" che ci parla della presunta divisione del mondo tra "perdenti" e "vincenti", mettendo in scena i primi e le loro vicissitudini per conquistare la loro piccola vittoria nella vita.
Una famiglia allo sbando, ricca solo di tribolazioni, trova la propria carica vitale nell'ultimogenita: Olive, una deliziosa e saggia bambina che, vinte le selezioni locali, concorrerà al titolo di Piccola Miss California (come da doppiaggio italiano). Il viaggio, intrapreso da tutta la famiglia su uno sgangherato pulmino, riserverà molte sorprese e il finale sarà tutto da vedere. Più che tra "perdenti" e "vincenti", sembra dire il film, il mondo si può classificare tra quanti vincono e quanti davvero lo meriterebbero. E che quel che conta veramente è il non arrendersi di fronte alle avversità, ma lottare per il proprio sogno.

Per una volta, solo poche parole. Non una recensione, non un'analisi, ma solo lo spassionato consiglio di vedere questo bellissimo e sconcertante film. Un mix tra dramma e commedia grottesca che lascia senza fiato. Indimenticabile, in mezzo a una ciurma di attori tutti al massimo, un anziano e strepitoso Alan Arkin in grandissima forma.

Vedete "Little Miss Sunshine". Lo merita assolutamente.

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