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domenica 28 agosto 2016

Fumetti in soffitta: Bonerest - La fine di un mondo



Come lacrime nella pioggia...”

Quando scrivo queste righe, ripensando a fumetti visti fugacemente e poi scomparsi, o prodotti nostrani che hanno avuto visibilità per una stagione e di cui poi non sento più parlare, mi viene una sorta di magone. L'industria del fumetto, negli ultimi anni, ha fatto passi da gigante in termini commerciali. Si vendono più fumetti alle fiere che nelle librerie specializzate, gli autori diventano qualcosa di simile a popolari rock star, e si comincia a parlare di un processo di imborghesimento della nona arte. Di perdita di vero potenziale creativo e di assimilazione (in perfetto stile Borg di Star Trek) alla cultura egemonica che appiattisce tutto.

Tra i fumetti in soffitta, recupero oggi “Bonerest – La fine di un mondo”, opera di Matteo Casali e una delle più ispirate fatiche giovanili di Giuseppe Camuncoli (che nel frattempo di strada ne ha fatta). “Bonerest” era un fumetto bizzarro, prodotto dall'etichetta indipendente Innocent Victim (vinse il premio Attilio Micheluzzi nel 1998 nella categoria Migliore Autoproduzione) e poi pubblicato in volumi dalla Magic Press (tre tomi). 

Bonerest” si rifaceva dichiaratamente alle influenze dell'ancora giovane divisione Vertigo, e con risultati tutt'altro che disprezzabili. Lo spunto di partenza era l'inizio di un'apocalisse surreale. Bone, una creatura venuta da una dimensione parallela, forse metafisica, si dissocia da quello che sembra essere il corso prestabilito degli eventi, e sulla terra inizia uno psichedelico parapiglia. Gli enigmi si moltiplicano. Bone non ha bocca, ma parla lo stesso, e cosa strana: nessuno sembra farci veramente caso. Per quanto molti elementi possano apparire derivativi, il carisma era innegabile, i personaggi interessanti, le implicazioni esoteriche in chiave anarchica intrigavano. Il personaggio partenopeo di Padre Domenico Sarzana, era appena entrato in scena e spaccava culi di brutto. E poi c'erano i disegni dell'emergente Cammo.


Bonerest – La fine di un mondo” è stato pubblicato anche all'estero, in Francia e in USA dalla Image. In patria, dopo i tre volumi Magic Press, se ne sono perse le tracce. Nonostante la forte determinazione degli autori a proseguire la saga (affermato ufficialmente nelle interviste rilasciate a siti professionali), dal 2010 il viaggio sembra essersi fermato. 

Sia Matteo Casali che Giuseppe Camuncoli hanno conquistato altre rive e varato altri progetti. Il mondo del fumetto è fatto anche di questo. Di coiti interrotti, di sogni da cui ci si sveglia prima di conoscere la fine, di storie infinite che forse ti sopravviveranno, forse no. E' comunque triste constatare oggi che facendo una ricerca di immagini in rete, si trovi così poco che ricordi l'esperienza di “Bonerest”. Non che sia stato rimosso, ma a confronto di altre opere coetanee si trova un riscontro davvero modesto.

Un peccato, a mio avviso. Possiamo solo sperare che gli entusiasmi degli autori (e i loro progetti e relazioni lavorative) siano soltanto in letargo.