domenica 16 luglio 2017

Benvenuta, Dottoressa.


Da quando la serie è stata rilanciata, ogni nuova incarnazione del Dottore suscita noiose polemiche. Oggi tutti fingono di essersene dimenticati. Oppure l'hanno effettivamente rimosso, chissà. Ma io ricordo benissimo che una pioggia di critiche iniziali se le beccò pure David Tennant, ancora troppo poco noto per essere subito accettato quando subentrò a Christopher Eccleston. Il tempo di un paio di stagioni e il successo personale lo rese una delle incarnazioni del Dottore più amate di tutti i tempi. Ma le cattive abitudini sono difficili da smaltire. Mai la pazienza di attendere e vedere come funziona la performance. Lo stesso successe con Matt Smith, ritenuto troppo giovane (ma il cui carisma azzerava l'età anagrafica e lo calava perfettamente nel ruolo). Dopo Peter Capaldi, è arrivato il giro di boa che da tanto tempo si attendeva e/o temeva. Il tredicesimo Dottore è una donna, l'attrice Jodie Whittaker (Broadchurch). Ed ecco partire la consueta litania. La palla sul politicamente corretto, sul fatto che la Whittaker è una pessima attrice (ma dove? Forse non capisco niente io) e amenità varie. Per quanto mi riguarda, sapevo che prima o poi sarebbe successo. Solo non me lo aspettavo questa volta. Chissà perché poi. Comunque sono molto curioso di vedere come sarà caratterizzato il personaggio in questa veste inedita. L'unica cosa che mi lascia perplesso è come sarà gestito il doppiaggio (anche se probabilmente vedrò la prossima stagione in lingua originale come negli ultimi anni). Infatti, in inglese Dottore è un termine asessuato. In italiano no. Chissà come suonerà.

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