venerdì 27 marzo 2015

Fumetti in soffitta: Brat Pack di Rick Veitch


Ci sono fumetti che o non arrivano in Italia o - nella migliore delle ipotesi - fanno una fugace apparizione per poi sparire, affondando nei meandri dell'editoria nostrana come in una palude, e restando relegati a tempo indeterminato in una sorta di soffitta virtuale. Un limbo dove sono ammucchiati oggetti dismessi, senza che questo li renda necesariamente meno pregiati.

Questa sorte, nel nostro paese, è toccata a gran parte della produzione di quell'autore straordinario che è Rick Veitch, autore di The One e Abraxas e il terrestre, solo per citare due dei titoli ancora reperibili sul suolo italico.


Spendiamo due parole a proposito di Brat Pack, uno dei capolavori assoluti di Rick Veitch. Un fumetto pubblicato in America nel 1990, prima dei fasti dissacranti di Garth Ennis e Mark Millar. Prima di The Boys e di tutte le letture trasgressive del genere supereroistico che oggi tirano tanto. Rick Veitch, ispirandosi in parte all'evento mediatico che fece da cornice alla morte di Robin-Jason Todd sulle pagine di Batman, dice la sua sul rapporto tra vigilante e sidekick. E lo fa con un affresco a tinte fortissime, direi acide, dell'intero cosmo degli eroi in tuta, portando in scena una versione mai così perversa e corrotta della Justice League. 

Vanità, commercio, fanatismo, perversione, profitto... e l'antico sospetto di pedofilia tanto caro a moralisti superficiali, grandi avversari del fumetto come fu Fredric Wertham, qui sono raccontati come la norma nel quotidiano di quello che siamo abituati a chiamare "supereroe". In questa visione pessimista, gli eroi non esistono. Esistono solo gli idoli. E forse la cosa migliore da fare per essere liberi, sarebbe abbatterli. Non a caso il misterioso villain, motore del racconto si chiama Doctor Blasphemy (in italiano: Dottor Bestemmia).

Un autore notevole (qui nella sua veste totale di sceneggiatore e illustratore) ingiustamente poco noto nel nostro paese. Brat Pack fu pubblicato molti anni fa dalla defunta etichetta indipendente Phoenix, curata da Daniele Brolli. Più recentemente (ma parliamo di almeno cinque anni fa), era stata annunciata una ristampa in volume dalla Comma 22 (sempre lo zampino del buon Brolli). Purtroppo da allora, per ragioni ignote, non se n'è saputo più nulla. Un vero peccato. In un mercato che gira su se stesso ungendo gli ingranaggi con i nomi dei soliti noti, avremmo un gran bisogno di recuperare Rick Veitch e la sua visione disillusa (e graffiante) sui nostri sogni ancora fin troppo ingenui.



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