Lazzaro non vuole morire. Vittima di
un imprecisato male, si aggrappa alla vita con arsura irriducibile.
La sua giovane e bella moglie, per salvarlo, decide di ricorrere
all'aiuto di una mammana, una strega, che in cambio della vita
dell'uomo chiede alla donna di diventare sua serva per sempre. La
giovane acconsente. Ma il sinistro rituale magico non andrà
esattamente come programmato...
Andreu Martìn è uno romanziere
spagnolo noto in patria soprattutto come per i suoi romanzi gialli, e
Occupante,
disegnato da Jacobo Navarro, trionfante al Premio Internazionale del
Fumetto della Costa Brava.
successivamente per aver firmato una serie di libri avventurosi per ragazzi.
Tuttavia, Martìn nasce come sceneggiatore di fumetti, media dal quale non si
è mai veramente allontanato, e al quale torna con questo Occupante è un racconto horror
abbastanza convenzionale nelle premesse. Confezionato con
indiscutibile professionalità, eppure limitato come può esserlo una
prova d'autore progettata a tavolino. Lo spunto soprannaturale con
cui parte la vicenda propone il tema faustiano per abbandonarlo
praticamente subito, e declinare la seconda parte della narrazione in
una personale lettura del gettonatissimo mito dei morti viventi.
Grazie alle atmosfere noir, a un ritmo discretamente serrato e a un
paio di trovate che riescono ad agganciare l'attenzione, Occupante
si fa leggere finoall'ultima pagina, ma è difficile che lasci
soddisfatti gli appassionati del genere più smaliziati.
Pesa troppo,
in verità, il tributo al film di Jack Sholder L'Alieno ( The Hidden), del
1987, tratto dal romanzo fanta-horror Strisciava sulla sabbia,
di Hal Clement. L'orrendo bacio come via di trasmigrazione di
un'entità da un corpo all'altro, la caccia a un nemico che muta continuamente aspetto, sono ingredienti talmente visti e sfruttati da lasciare perlomeno perplessi.
Certamente i disegni di Navarro contribuiscono all'atmosfera
inquietante e alla gradevolezza della confezione. Eppure Occupante
lascia un po' di amaro in bocca. Come un esercizio di stile ben
eseguito, ma del tutto dimenticabile nella sua fondamentale
ordinarietà.
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