E venne il giorno dell'acconto.
Inevitabile come respirare, per
sopravvivere alla stretta di una crisi economica che soffoca per
primi i commercianti che trattano un articolo “voluttuario”
e “non indispensabile”. Nel nostro caso i fumetti. Senza
distinzione. Siano capolavori dell'arte sequenziale come le opere di
Will Eisner o l'ultimo numero di una disimpegnata serie
supereroistica. Giulio Tremonti, qualche anno fa, ha fatto
rabbrividire l'Italia che pensa con l'ormai celebre frase «La
cultura non si mangia» e a prescindere da quanto fosse
opinabile la battuta dell'ex ministro dell'Economia, resta il fatto
che i primi tagli alle spese personali riguardano il superfluo. E
noi, con i nostri prodotti, ci rientriamo in pieno.
A fronte del fenomeno sempre più
frequente dell'abbandono di fumetti ordinati da parte di clienti
occasionali,
magari spinti da leggerezza più che da cattive
intenzioni, ci vediamo costretti a introdurre in modo fermo la
richiesta di un acconto per i titoli ordinati. Forma di accordo
vincolante che speriamo possa darci un po' di respiro e ispirare la
clientela a fare ordini più ponderati.
Vediamo insieme le nuove regole.
1 – L'acconto riguarderà
soltanto gli ordini di volumi e albi ARRETRATI di tutte le edizioni
da noi normalmente trattate. Le prenotazioni delle novità non
rientreranno pertanto in questa procedura. Né riguarderanno i
nostri clienti abituali già abbonati a collane periodiche.
2 – L'acconto richiesto
ammonterà al versamento del 50% sul totale dei titoli ordinati
dal cliente.
3 – La tempistica sarà
di TRE MESI. Arco di tempo durante il quale, il cliente ordinante,
resterà in attesa della risposta all'ordine effettuato. Questa
scelta è stata dettata dalle tempistiche di massima delle
principali case editrici e... dal buon senso. Può infatti
accadere che un editore non risponda subito alla richiesta di un
determinato titolo per svariati motivi. 1: Perché è in
ristampa e attende che torni disponibile. 2: Perché è
esaurito e non è suo costume comunicarlo al distributore. 3:
Per via di dinamiche imponderabili all'interno della struttura
editoriale. Il rischio per la fumetteria che i titoli ordinati
arrivino dopo che il cliente ha già rinunciato all'ordine
restano elevati. Non è comunque opportuno incatenare il
cliente che ha versato un acconto per un periodo troppo lungo.
Abbiamo quindi deciso di stabilire una tempistica media (appunto tre
mesi) alla scadenza della quale, in assenza di risposta all'ordine
fatto, l'acconto sarà restituito e il cliente sarà
libero di continuare la ricerca del titolo desiderato altrove.
4– Una volta che il titolo
ordinato e per cui si è lasciato l'acconto è arrivato
in fumetteria, valgono le regole già vigenti. Il cliente, che
avrà lasciato un recapito telefonico, sarà avvisato con
un sms e i titoli giunti a suo nome saranno tenuti da parte per 30
giorni. Alla scadenza di un mese (durante il quale saranno mandati
più sms in forma di promemoria) il cliente non avrà
dato notizie di sé, magari per telefono, per chiedere una
dilazione, il materiale sarà rimesso in vendita e l'acconto
non sarà più restituito per coprire il tempo (e il
mancato incasso) speso a vuoto.
5 – Queste norme saranno
applicate senza deroghe come condizione irrinunciabile affinché
l'ordine sia accettato. Un semplice patto di onestà tra
commerciante e cliente affinché tutti restino soddisfatti e
nessuno debba perderci troppo.
Niente di personale, dunque. Soltanto
un salvavita, affinché la vostra fumetteria possa continuare a
funzionare.
A un Altro Quando.
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