lunedì 8 aprile 2013

L'acconto

 

E venne il giorno dell'acconto.
Inevitabile come respirare, per sopravvivere alla stretta di una crisi economica che soffoca per primi i commercianti che trattano un articolo “voluttuario” e “non indispensabile”. Nel nostro caso i fumetti. Senza distinzione. Siano capolavori dell'arte sequenziale come le opere di Will Eisner o l'ultimo numero di una disimpegnata serie supereroistica. Giulio Tremonti, qualche anno fa, ha fatto rabbrividire l'Italia che pensa con l'ormai celebre frase «La cultura non si mangia» e a prescindere da quanto fosse opinabile la battuta dell'ex ministro dell'Economia, resta il fatto che i primi tagli alle spese personali riguardano il superfluo. E noi, con i nostri prodotti, ci rientriamo in pieno.

A fronte del fenomeno sempre più frequente dell'abbandono di fumetti ordinati da parte di clienti occasionali,

magari spinti da leggerezza più che da cattive intenzioni, ci vediamo costretti a introdurre in modo fermo la richiesta di un acconto per i titoli ordinati. Forma di accordo vincolante che speriamo possa darci un po' di respiro e ispirare la clientela a fare ordini più ponderati.

Vediamo insieme le nuove regole.


1 – L'acconto riguarderà soltanto gli ordini di volumi e albi ARRETRATI di tutte le edizioni da noi normalmente trattate. Le prenotazioni delle novità non rientreranno pertanto in questa procedura. Né riguarderanno i nostri clienti abituali già abbonati a collane periodiche.

2 – L'acconto richiesto ammonterà al versamento del 50% sul totale dei titoli ordinati dal cliente.

3 – La tempistica sarà di TRE MESI. Arco di tempo durante il quale, il cliente ordinante, resterà in attesa della risposta all'ordine effettuato. Questa scelta è stata dettata dalle tempistiche di massima delle principali case editrici e... dal buon senso. Può infatti accadere che un editore non risponda subito alla richiesta di un determinato titolo per svariati motivi. 1: Perché è in ristampa e attende che torni disponibile. 2: Perché è esaurito e non è suo costume comunicarlo al distributore. 3: Per via di dinamiche imponderabili all'interno della struttura editoriale. Il rischio per la fumetteria che i titoli ordinati arrivino dopo che il cliente ha già rinunciato all'ordine restano elevati. Non è comunque opportuno incatenare il cliente che ha versato un acconto per un periodo troppo lungo. Abbiamo quindi deciso di stabilire una tempistica media (appunto tre mesi) alla scadenza della quale, in assenza di risposta all'ordine fatto, l'acconto sarà restituito e il cliente sarà libero di continuare la ricerca del titolo desiderato altrove.

4– Una volta che il titolo ordinato e per cui si è lasciato l'acconto è arrivato in fumetteria, valgono le regole già vigenti. Il cliente, che avrà lasciato un recapito telefonico, sarà avvisato con un sms e i titoli giunti a suo nome saranno tenuti da parte per 30 giorni. Alla scadenza di un mese (durante il quale saranno mandati più sms in forma di promemoria) il cliente non avrà dato notizie di sé, magari per telefono, per chiedere una dilazione, il materiale sarà rimesso in vendita e l'acconto non sarà più restituito per coprire il tempo (e il mancato incasso) speso a vuoto.

5 – Queste norme saranno applicate senza deroghe come condizione irrinunciabile affinché l'ordine sia accettato. Un semplice patto di onestà tra commerciante e cliente affinché tutti restino soddisfatti e nessuno debba perderci troppo.

Niente di personale, dunque. Soltanto un salvavita, affinché la vostra fumetteria possa continuare a funzionare.

 A un Altro Quando.



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