venerdì 2 luglio 2010

Max Favatano intervista Salvatore Rizzuto Adelfio


[L'intervista che segue, proposta a Salvatore Rizzuto Adelfio, titolare di AltroQuando, da Max Favatano, proprietario della fumetteria Mondi Sommersi di Lecce, fa parte di una serie di conversazioni con i soci della A.FU.I. - Associazione Fumetterie Italiane, ed è ospitata in origine sul forum della stessa associazione.]

Max Favatano: Chi sei?
 
SR: Salvatore Rizzuto: Mi chiamo Salvatore Rizzuto Adelfio, e sono titolare di Altroquando. La prima fumetteria aperta a Palermo, in ordine di tempo.


MF: Da quanto fai questo lavoro?
 
SR: Ho rilevato un'edicola nel lontano 1991. Nel giro di un anno, l’attività si è allargata ai fumetti. Un settore fino ad allora decisamente bistrattato negli spazi commerciali palermitani. In poco tempo, quello della fumetteria è diventato l’aspetto principale del nostro lavoro. E quella che era nata come una comune edicola si è trasformato in AltroQuando.


MF: Prima comunque ti occupavi sempre di fumetto in qualche modo.
  
SR: Sì, ma esclusivamente come lettore. Già riconoscevo a questo media una dignità sommersa, lo seguivo e lo amavo. Ma la vera avventura doveva ancora cominciare.


Perchè hai deciso di aprire una fumetteria e cosa ti aspettavi?

SR: Credo fosse il mio destino. Nel senso che amavo visitare le edicole. Conoscevo buona parte dei chioschi della città, e svolgevo veri e propri pellegrinaggi per trovare i miei "giornaletti". Il caso volle che mentre cercavo lavoro, m’imbattessi in un’edicola in vendita. Farla evolvere in fumetteria fu una cosa per me del tutto naturale.


MF: Da quanto tempo sei socio dell'A.Fu.I.?

SR: Credo dalla sua nascita. Sì.



MF: Hai ricevuto qualche vantaggio di qualche tipo dall'esserti associato?

SR: Far parte di un’associazione di categoria non significa avere vantaggi nell’immediato. Piuttosto è una sorta di impegno, lo sprone a spendersi per avere riconosciuti dei diritti elementari. Penso che il forum dell’AFuI sia uno strumento molto importante per chi gestisce una fumetteria. Ti dà la possibilità di mantenerti in contatto con i colleghi sparsi per tutto il territorio nazionale, e non è poco. Tanti eventi, tante notizie, senza il forum mi sfuggirebbero. Spesso ci sono scambi di dritte, consigli. L'associazione è riuscita inoltre a conquistare un piccolo conto vendita da un distributore e ad avere ascolto presso gli editori. Questi primi passi mi fanno sperare che in futuro potremo fare cose sempre più utili per la categoria.


MF: Qual'è il tuo target di clienti?

SR: E' molto eterogeneo. E duttile. Anche perché AltroQuando non si presenta solo come libreria specializzata in fumetti, ma dà spazio alla controinformazione e a espressioni artistiche spesso sperimentali. In quasi vent’anni di attività, ci siamo occupati tanto di fumetti, ma anche di editoria indipendente e di cultura LGBT. Abbiamo allestito mostre fotografiche e pittoriche, prodotto fanzine di vario genere e così via. AltroQuando mantiene fede al nome che si è scelto, ed è una realtà variegata. Così come il nostro target.


MF: Che genere di mercato fumettistico ritieni essere il più conveniente?

SR: Nei tempi lunghi i volumi autoconclusivi. Le opere di autori fondamentali quali Hugo Pratt, Andrea Pazienza, Magnus, Ralf Konig e via discorrendo. L'ultimo best seller, per AltroQuando, è firmato dall’autore emergente chiamato Makkox. Le sue “[di]visioni imperfette" ha superato le quaranta copie vendute. Nei tempi brevi, invece, si confermano inossidabili manga e supereroi americani.


MF: Tratti giochi di carte collezionabili o miniature?


SR: Ho provato con le carte da gioco, ma molti anni fa. Poi ho capito che non riuscivo più a star dietro alle richieste dei clienti, e ho mollato. Così pure per quanto riguarda gli Action Figures. Attualmente, AltroQuando vende solo fumetti.


MF: Quale ritieni siano il miglior e il peggior editore di fumetti, in Italia?
SR: Commercialmente parlando, dal mio punto di vista, gli editori si assomigliano un po’ tutti. Ci sono editori con cui puoi avere rapporti diretti, o che sono comunque in grado di ascoltare anche la tua voce. E questi li reputo i migliori, sebbene non siano loro a reggere il mercato.


MF: Quale distributore utilizzi e per quale motivo?

SR: Fino ad oggi il nostro fornitore è stato Alastor, ma credo che il nostro rapporto sia ormai agli sgoccioli. Quando ci si trova a parlare con il muro... quando si ritiene che delle semplici, frettolose scuse dovrebbero risolvere un ritardo nella spedizione settimanale per un loro errore... mentre a me in nessun caso è concesso alcun margine di respiro nei pagamenti... Beh, quando succede questo, vuol dire che per loro non conti proprio niente. E che forse sarebbe meglio rivedere i nostri rapporti.

MF: Con quale ti sei trovato meglio e con quale peggio.
SR: Come dicevo, da una decina di anni mi fornisco da Alastor (anche nella sua incarnazione precedente). Quindi è difficile rispondere.


MF: Cosa pensi delle promozioni che distributori ed editori stanno proponendo ultimamente?

SR: Sono delle boiate universali. Spacciano la promozione pubblicitaria, soprattutto quando è a loro favore, come se fosse un’offerta. Come sempre, in realtà, la promozione dei loro prodotti ricade sulle spalle di noi librai.


MF: Planeta DeAgostini ha ridotto notevolmente le sue pubblicazioni. Nel 2009 è quasi scomparsa la linea giapponese, il 2010 è iniziato con un forte calo degli spillati DC. Sensibilmente hanno calato le pubblicazioni anche altri editori minori. Credi che questa possa essere considerata una cartina tornasole del rapporto editoria / risposta del pubblico?

SR: Invadere il mercato con i loro prodotti in modo così massiccio, alla lunga non ha funzionato. La scelta di pubblicare i manga si è rivelata un completo fallimento. Come alcuni grossi volumi DC, raccolte di storie vecchissime a 30 euro a botta. Quando gli albi spillati hanno preso a vendere bene, l'editore ha improvvisamente iniziato a ritardarne le uscite. E’ successo anche con Sandman, Preacher e Hellblazer. Tre serie di ristampe che andavano alla grande. Mi sbaglierò, ma la sensazione che ricevo dalla Planeta DeAgostini è quella di una persona che accarezza l'idea del suicidio.


MF: Qual'è la tua percezione del mercato, attualmente?

SR: Il periodo di crisi economica è sotto gli occhi di tutti. La crisi attraversa tutto il commercio, non solo il settore dei fumetti. Un segnale sono le copie che riceviamo del quotidiano locale. Fino a sei anni fa ne ricevevo ottanta copie. Oggi meno di venti. E in proporzione sono diminuite anche le vendite dei fumetti.


MF: Credi sia saggio aprire una fumetteria o è meglio investire in altri settori?
SR: Oggi sconsiglierei di aprire una fumetteria. In primo luogo perché credo sia rimasto poco spazio per altri punti vendita del genere. E poi per preservare la salute del proprio fegato.


[Di Max "HulkSpakk" Favatano - Mondi Sommersi]




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