lunedì 14 novembre 2016

Fly me to the moon


Diario del Capitano, data bestiale 14.11.2016

Ho realizzato questo gioco grafico qualche tempo fa, in un momento spensierato. Oggi un altro pezzo della famiglia Altroquando ci ha lasciato. E aggiungerei, con rabbia, troppo presto. Rimarrà nella nostra memoria, e nel nuovo logo (intrecciato come lo yin e lo yang con la sua sorellina adottiva nera) che io stesso ho creato nel momento della trasformazione di Altroquando in associazione culturale, come citazione del vecchio logo con Lilly, la cagnetta di Salvatore, mai dimenticata. E' entrato nella mia vita piccolissimo e da quel momento è stato sempre presente. Non so dire quanto mancherà a tutti. Lo avevo chiamato Santino. Ed è stato amico di tutti quelli che lo hanno avvicinato. Un gatto fuori dal comune. Tutti quelli che lo hanno conosciuto lo potrebbero confermare.

sabato 12 novembre 2016

Il referendum costituzionale del 4 Dicembre spiegato a mia nonna 1 [di Carlo Procaccini]

Carlo Procaccini è una di quelle creature emerse dal caos del villaggio globale che Altroquando percepisce come familiari. Gestisce il blog SupeRagno e il canale Youtube che porta le sue generalità. Nerd, ma arricchito da spiccate capacità di analisi. Appassionato di fumetti, ma dotato di strumenti di lettura politici e sociologici che gli permettono di andare oltre la scontata vetrina e il gioco ormai frusto delle news e delle recensioni fatte con lo stampino. Le sue competenze in scienze politiche e la sua eloquenza da divulgatore ne fanno, a nostro parere, uno dei soggetti più indicati per spiegare le farragini dell'imminente referendum. Qui non si tratta di urlare "vota NO o vota SI". Stiamo parlando di comprendere davvero che cosa chi chiede di votare lo strumento referendario, che in questa occasione non prevede quorum, e quindi produrrà effetti a prescindere dall'affluenza alle urne. Altroquando dà con piacere la parola a Carlo, affinché possa analizzare e commentare i singoli punti con la sua consueta attenzione.

mercoledì 9 novembre 2016

La (mia) Nicchia di Youtube Italia



Benvenuti in quella che chiamo “la mia Nicchia di Youtube Italia”.

Avvertenze per l'uso

Prima di tutto, un chiarimento “duro” e potenzialmente antipatico, ma necessario.
Non segnalatemi canali Youtube da inserire qui. Non è uno spazio aperto, è una lista privata condivisa. Se avete interesse a farmi conoscere qualcosa o qualcuno, potete contattarmi privatamente, ma dovete tenere conto che inserirò in questo elenco solo quello che mi detta la testa, che seguo o che mi ispira veramente simpatia, interesse, solidarietà. La strada per finire in questa lista è imponderabile a me per primo. Insomma, un canale Youtube per essere elencato qui deve avermi dato un qualche “brivido” personale. Anche solo una volta. Ed è molto soggettivo.

Passiamo, dunque, a parlare di soggettività e di contenuti.
Si sente spesso dire che “il mondo è bello perché è vario”. Altrettanto spesso, io tendo a storpiare questa frase fatta dicendo che “il mondo non è affatto bello, però è vario, e sicuramente questo non è il suo aspetto peggiore”.

Anzi.

Youtube Italia, per il pubblico generalista (e anche qualche creativo scottato) è oggi percepito come un'enorme fogna. La parola youtuber è stata definita “un personaggio imbarazzante che scimmiotta altri personaggi imbarazzanti per fomentare un pubblico imbarazzante”. Generalmente si identifica questo personaggio con un soggetto di età anagrafica molto giovane e spesso portatore di contenuti di qualità infima e scontata se non volgare. Be', non si può negare che Youtube sia ANCHE questo. I grandi numeri sono generati dai contenuti più futili e da un pubblico altrettanto superficiale. Quel che si dovrebbe tenere presente, però, è che Youtube (e quindi anche Youtube Italia) è uno strumento, un mezzo. Come lo è un'automobile. E pensare a Youtube solo come a una cloaca mediatica non è troppo diverso dall'affermare che chiunque si metta al volante di un'automobile diventi matematicamente un pirata della strada che investe passanti sulle strisce pedonali. Estremizzare i concetti porta sempre a sbattere contro un muro, e a perdere occasioni per scoprire qualcosa di potenzialmente interessante.

Purtroppo è una legge della fisica. Funziona come la gravità. La merda galleggia e si fa notare di più. Questo non esclude che esista una Youtube Italia dai toni più sommessi o comunque meno celebrata dalle grandi masse. Una Youtube Italia fatta da piccole comunità di creatori di contenuti, ma anche da personaggi che sono riusciti a guadagnare una discreta popolarità, in ogni caso distante (e fruita in modo diverso dal loro pubblico) da quella delle web celebrity più in vista e gettonate.

Quella che ho appena descritto, io la chiamo la NICCHIA di Youtube. Una nicchia, a sorpresa, piuttosto grande, che contiene un numero di canali consistente, e che sembra anche crescere a mano a mano che l'esplorazione va avanti. Eccola, la condivido con voi, se avrete voglia di esplorarla.
Tenete sempre presente la soggettività della fruizione. Ci sono contenuti e stili che possono piacere o meno. Quelli che troverete in questo spazio sono i temi, i canali, gli individui, che sono riusciti ad agganciare la mia personale attenzione. Nessuno è tenuto a condividere i miei interessi e le mie scelte. Per questo la chiamo la MIA nicchia di Youtube.

Considerate anche che alcuni BIG di qualità qui non compaiono solo perché do per scontata la loro visibilità. Ciò nonostante, alcuni, emergenti o già emersi, li includo lo stesso, per affetto. Perché mi va di tenermeli vicino. Se notate l'assenza di qualcuno, questo non va inteso assolutamente come un giudizio negativo. Potrebbe significare che non sono interessato a un determinato tema, o stile, o addirittura che quel contenuto non mi ha ancora raggiunto.
Quella che segue, è la parte di Youtube Italia che considero sana, curiosa, intrigante, amichevole, senza bisogno di lodi sperticate o urla fanatiche. Sono i canali con i quali ho imparato ad amare Youtube e a lavorare per farne in qualche modo parte nel mio piccolo. E' ovvio che rispecchino i miei interessi, le mie simpatie, curiosità, eccetera. Il tutto resta sempre molto soggettivo. Non intendo assegnare bollini di qualità a nessuno. Non mi compete. Come il fatto che un canale sia presente in questa lista, non significa che io sia allineato in modo acritico a tutte le opinioni che produce. Parliamo di luoghi e persone che a me piace frequentare, con tutti gli alti e i bassi fisiologici dei rapporti umani. 

Questo post resterà linkato in un banner incolonnato tra i principali "indici" del blog e sarà così recuperabile in qualunque momento in modo agevole.

Un'ultima cosa: la lista dei canali è in ordine del tutto casuale, sia per quanto riguarda le tematiche, sia per quanto riguarda l'importanza (del tutto relativa) dei singoli canali in questione. Se siete curiosi e se vi sentirete, spulciando in questa (mia) nicchia in sintonia, tornate a visitare la pagina ogni tanto. Potreste (è probabile) trovare qualcosa di nuovo. Le aggiunte saranno apportate in basso. Questa, sia chiaro, non è e non sarà mai una classifica.


LA NICCHIA DI YOUTUBE ITALIA SECONDO ALTROQUANDO




Lo Straniero in Terra Straniera: https://www.youtube.com/user/LoStranieroPerSempre

Antonio Cianci – Il Raccattafilm: https://www.youtube.com/user/TnxHitman1
















Doctor Strange e i supereroi magici

Parliamo un po' del Doctor Strange, oggi protagonista al cinema di un film diretto da Scott Derrickson, che arricchisce ulteriormente il variegato cosmo del Marvel Cinematic Universe. Ma anche di altri supereroi magici, venuti prima e dopo di lui. Che lo hanno ispirato e ne sono stati ispirati, in un magico gioco di vasi comunicanti. Perché in fondo, anche il fumetto è una forma di magia.

giovedì 3 novembre 2016

Cambiamenti: Altroquando resiste mentre una strada vola via


Ieri ho avuto una notizia dolceamara... 


E' come se la scena della demolizione del Nuovo Cinema Paradiso si fosse protratta per tre lunghissimi, dolorosi anni. Un istante sospeso, trascinato nel tempo come un fuoco che ti arde senza concederti il lusso di morire. Ora quell'interminabile tuffo al cuore può iniziare a concludere la sua corsa, mentre la lotta per la memoria di ciò che è stato e ciò che ancora potrà essere continuerà. 
Alastor, il punto vendita di una grossa catena di distribuzione che si era insediato con una nuova licenza nel vecchio locale in affitto dove un tempo c'era la libreria Altroquando per rilevarne la clientela, sta traslocando. Probabilmente con una sua insegna identificativa (sarebbe logico), e in una zona meno problematica dal punto di vista commerciale (nessuno lo sa meglio di me che l'ho vissuta). Quella bottega, dunque adesso sarà chiusa per un po', e se sarà affittata ad altri e riaperta è molto improbabile che presenti la stessa tipologia di attività. Si conclude dunque quella sensazione di identità strappata (fino a pochi giorni fa, clienti di Alastor, cercando la fumetteria, si sono rivolti a me sui social della nuova associazione culturale Altroquando). Data la superficialità di una città con la memoria debole, il rischio della sovrapposizione rimane, e pertanto la mia battaglia per l'identità culturale di Altroquando (che ricordiamo, non era soltanto una fumetteria) non si ferma qui. Oggi sicuramente c'è un cambiamento importante, il resto lo scopriremo. Ma vedere indossare da estranei l'abito di una persona cara, e il nome della mia famiglia attribuito a qualcosa di totalmente diverso, ha allungato l'elaborazione del lutto oltre i tempi massimi.



Palermo, non deludermi. Adesso non hai più scuse per voltare pagina, o per scambiare un centro commerciale per un centro culturale. Ci sarà sempre un Altroquando. Quello di Salvatore Rizzuto Adelfio, che ti parla di fumetti, sì... ma anche di tante altre cose, perché è fatto di sogni, di idee, di impegno, di passione e voglia di condividere. 




In questi ultimi, difficili anni, qualcuno ha definito la mia come "la resistenza di Altroquando a Palermo". Una definizione che mi onora e per la quale ringrazio. La memoria non è solo rammentarsi delle bevute insieme, di barzellette e pacche sulla spalla. Memoria è crescita e evoluzione dalla storia passata, tenendo salde le radici. Salvatore Rizzuto Adelfio, nei suoi ultimi mesi di vita, sperava fortemente in questa trasformazione, ed è per questo che Altroquando a Palermo non può che essere legato al suo nome. Anche noi contiamo presto di inaugurare una nuova sede per l'associazione culturale che porta il nome di questo pezzo di storia palermitana. Una sede che già ospita, restaurate, l'antica insegna e le storiche lunette dipinte da Marcello Buffa, nonché l'archivio di tutte le attività culturali svolte in circa vent'anni di esistenza. Proseguiamo, nel frattempo, a chiedere alle istituzioni di dare il nome di Salvatore al lungomare di Sant'Erasmo, fotografato, narrato con parole e immagini, da qualcuno che ha regalato un grande sogno alla città di Palermo, non solo qualche fumetto. Un dono prezioso per chi è in grado di riconoscerne il valore.



Ci vediamo presto in un Altroquando. Addio (perdonami, ma era ora) pezzo di vita in Via Vittorio Emanuele 143. Ti ricorderò come qualcosa che si è fatto amare e odiare nello stesso tempo, come tutte le storie d'amore. Ma come Papillon aggrappato alla sua zattera, resisto e grido a pieni polmoni: «Sono ancora vivo, maledetti bastardi! Sono ancora vivo!»
So per certo che Salvatore avrebbe adorato questa citazione.





---- oooO-  LE STRADE PER UN ALTROQUANDO  -Oooo ----

mercoledì 2 novembre 2016

Rocket Balloon - Seconda Puntata

E due! Rocket Balloon è tornato (con un giorno di ritardo sui tempi previsti a causa della festività). Che dire? La trasmissione di approfondimento sui fumetti e argomenti nerd confinanti gestita dal sottoscritto (Filippo di Altroquando) e Peppe Saso, sembra raccogliere consensi. Stavolta si parla di supereroi e del loro rapporto con il concetto di realismo, della serie cinematografica dedicata a Batman di Christopher Nolan, di Marvel's Luke Cage, Lo chiamavano Jeeg Robot e altro ancora.

Il prossimo appuntamento sarà tra un mese, il primo Martedì di Dicembre sempre alle ore 10:00 su Runtime Radio, dunque. Ecco qui la versione podcast, da ascoltare comodamente con i vostri tempi. Vi ricordiamo anche che c'è una rubrica della posta cui potete scrivere e porci domande cui risponderemo in trasmissione. L'indirizzo è rocketballoonruntime@gmail.com
Buon ascolto e grazie a tutti per l'attenzione e l'affetto che dimostrate.



domenica 30 ottobre 2016

Palermo, ricorda: Altroquando non è Alastor


DA ALTROQUANDO, UNA LETTERA APERTA ALLA CITTA' DI PALERMO


Altroquando: un nome (ormai sovraesposto in Italia) che a Palermo è stato usato per la prima volta da Salvatore Rizzuto Adelfio, ed è legato a filo doppio alla memoria della sua persona e della sua attività storica. E' anche il nome (insieme alle sue generalità) dell'associazione culturale che da tre anni si propone, con umiltà e mezzi diversi, di proseguire il manifesto culturale da lui immaginato. E cioè una militanza sociale ibridata con forme espressive di norma associate al puro svago (come i fumetti, per cominciare). Su Facebook, da circa tre anni, esiste una pagina dedicata alla richiesta, a più voci, di intitolare il lungomare di Palermo alla memoria di Salvatore, che lo ha così a lungo raccontato in modo personale e inconfondibile. Mentre esortiamo l'amministrazione comunale a muoversi in tal senso (considerato che ha il potere giuridico di accorciare i tempi previsti dalla legge, e lo ha già usato per titolare vie ad altri palermitani illustri), non dimentichiamo che esistono altri aspetti legati alla memoria di Salvatore Rizzuto Adelfio. Aspetti che sono a rischio, in una città dalla memoria troppo corta.




Non ci giro intorno. Non ho nulla di personale contro i dipendenti dell'azienda Alastor che nel 2013, dopo la scomparsa di Salvatore, ha aperto un proprio punto vendita, con una nuova licenza di libreria, nei locali in affitto dove un tempo la nostra famiglia esercitava la sua attività. Ripeto, non ho nulla contro i dipendenti dell'azienda Alastor che dall'autunno del 2013 ha smerciato fumetti in corso Vittorio Emanuele 143 (locale che è rimasto a lungo privo di un'insegna che la identificasse come una ragione sociale differente). Trovo soltanto molto triste che quel luogo, dal quale l'insegna posta da Salvatore è stata rimossa e restaurata (Altroquando è un logo regolarmente registrato alla Camera di Commercio di Palermo e i diritti sono detenuti dall'associazione omonima) non sia stato chiamato da una parte della clientela con il suo effettivo nome, seguitando a definire "Altroquando" qualcosa che quel luogo non era più, così come non sarà mai Altroquando l'attività che a noi era subentrata nella vendita di fumetti a Palermo. 

Sì, perché quell'attività ha un nome diverso: quello stampato sui sacchetti che dà in omaggio, quello con cui gli impiegati rispondono al telefono. Quello che è effettivamente il nome dell'azienda Alastor, cui sto regalando in questa sede una gratuita pubblicità. E' triste e ingeneroso che ancora oggi, qualcuno si riferisca a una realtà totalmente svincolata da un pezzo di storia cittadina con il nome che identifica il lavoro e la testimonianza politica e culturale di Salvatore Rizzuto Adelfio. E' triste che ancora oggi qualcuno, distrattamente, mi contatti sulla pagina dell'associazione rivolgendosi a me con il nome di chi lavora presso la rivendita Alastor.

E' vero. Altroquando di Salvatore Rizzuto Adelfio iniziò come fumetteria, e con questo cercava, nonostante le progressive difficoltà e i malfunzionamenti del settore, di pagare le bollette. Ma quel nome, con Salvatore al timone, rappresentò negli anni tante altre cose.




Diffusione di varie espressioni di cultura underground
Manifestazioni antiproibizioniste
Lotta, testimonianza e divulgazione per i diritti delle persone LGBT
Centro di ascolto per persone LGBT
Promozione della piccola editoria
Collaborazioni costanti con realtà politiche progressiste, tra le tante, le sinergie con quella che è stata l'esperienza storica cittadina dello Zetalab
Organizzazione di mostre di artisti emergenti o completamente sommersi
Autoproduzioni editoriali
Promozione di autori indipendenti che un giorno sarebbero diventati popolari
Proposta e vendita di etichette musicali indipendenti e schierate
Contributo alla nascita di più associazioni politiche e culturali cittadine
Appoggio a collettivi satirici e opposizione alla censura (si ricordi l'episodio del 2010, contestuale alla visita a Palermo di Benedetto XVI, che Salvatore riuscì a filmare e che certa stampa paragonò all'esperienza di Radio Alice)





La lista potrebbe continuare. Ma dovrebbe essere evidente che Altroquando di Salvatore Rizzuto Adelfio non era una libreria come tutte le altre, e questo forse minò le sue fondamenta dal punto di vista economico segnandone il destino nei lunghi termini, ma anche caratterizzandola in modo molto forte. Lasciare svanire il ricordo di questa esperienza renderebbe vana anche la richiesta di intitolare alla memoria di Salvatore il lungomare di Sant'Erasmo. No, Palermo deve ricordare. E continuare, per pigrizia o consuetudine, a chiamare “Altroquando”, ovunque si trovi, il punto vendita di una catena di distribuzione con un background totalmente diverso, non aiuta. E' (si tratta solo di una facile metafora) come cercare un disco di Tiziano Ferro chiamandolo con il nome di Francesco Guccini, con tutto il rispetto per Ferro e i suoi estimatori (ma parliamo di personaggi, percorsi e generi musicali del tutto differenti).




Questo equivoco, questa sovrapposizione di un'identità storica con una realtà puramente (e legittimamente) commerciale che per qualche anno ha abitato le vecchie mura, deve finire. Lo dobbiamo alla memoria di Salvatore Rizzuto Adelfio, o riuscire a intitolargli il lungomare di Palermo (se mai l'otterremo) servirà a poco. Per questo chiedo gentilmente a tutti coloro che hanno conosciuto e rispettato Salvatore, agli ex colleghi operatori di fumetteria, ai fumettisti con cui è stato amichevole e che ha spinto quando la loro strada era ancora in salita, a chi continua ad acquistare fumetti presso un rivenditore che non è Altroquando né ha interesse a rivendicarne la storia, a condividere queste informazioni di base. Dal 2013 Altroquando non è più in corso Vittorio Emanuele. Altroquando, se ci credete, si sforza di esistere in altra forma, o – se non volete crederci – ha concluso la sua esperienza di vita con la scomparsa di Salvatore Rizzuto Adelfio.



Per favore, chiamate ALASTOR il negozio che per tre anni ha venduto fumetti a Palermo in via Vittorio Emanuele 143. Loro stessi si presentano così, perché questo è il nome della loro azienda con sede centrale a Napoli. Se la memoria è importante, se dare un nome a una strada spetta alle istituzioni, possiamo comunque tributare onore al merito chiamando semplicemente cose e persone con i loro veri nomi. E risparmiare costanti, amari qui pro quo a chi si sforza di conservare e coltivare questa memoria.

Ditelo. Ricordatelo. Rettificatelo. Io non ho intenzione di fermarmi. A Palermo, Altroquando è solo quello di Salvatore. 

O nessuno.




Hastag: #alastornonaltroquando